Festa bagnata ma fortunata

Resoconto di una fiera bagnata ma fortunata. Perché animata da operatori che hanno dato l’anima per organizzarla. Tante iniziative programmate non si sono potute svolgere a causa del tempo, ma tante altre si: gustiamoci queste, senza rimpianti!

Ore 8,30 di domenica 1 maggio: a Robecco è festa, c’è la Fiera di San Majolo, e nonostante la pioggia, ci sono comunque colori, profumi, mercanzie, arte e molte altre proposte per animare le vie del paese. Le bancarelle sono già montate: c’è chi impasta e cuoce le frittelle, chi gira lo spiedo, chi mette in bella mostra formaggi, salumi, miele ma anche tappetti e mutandine. Ci sono le splendide fotografie della Pro Loco, ci sono le associazioni di volontariato. Ci sono acquisti da fare. Una preghiera da dire al Santo.

C’è il sindaco, Fortuna Barni, che stringe mani e ringrazia chi ha sfidato il tempo inclemente.

Il nostro giro per la Fiera inizia nel cortile del palazzo comunale, dove ad accogliere i visitatori, ci sono 17 spaventapasseri colorati e sorridenti: sono il lavoro degli alunni della scuola Materna Umberto I e delle scuole elementari di Casterno e Robecco.

E’ arrivata anche l’esposizione dei lavori degli alunni di 3D e 3 B dell’Istituto Carlo Fontana – Baracca. Il progetto Faulandia, ideato dalle prof. Luigia Summo e Natalia Tunesi, si ispira agli animali di una determinata regione ma anche al nome dell’antico dio mitologico “Faunus”, protettore degli armenti e delle greggi. Gli alunni sono stati chiamati a individuare un rimando grafico coerente tra la cartina geografica di uno stato o di un continente e il profilo di un animale autoctono.

La scuderia Ferrari Club di Abbiategrasso e di Cuggiono non si arrendono alla pioggia e portano in mostra 10 auto: la più antica parcheggiata nel cortile di palazzo comunale è una Fiat 1100 del ’64, la più recente è una “rossa” del 2010.

Il presidente onorario, Angelo Belloni con i suoi 78 anni, è in prima fila a raccontare con orgoglio della fondazione del club nel 2008 e dei 363 iscritti sparsi in tutto il mondo, 200 in Abbiategrasso e paesi limitrofi, che ne fanno il 4° club più grande nel mondo. Il Club organizza eventi sportivi, visite e serate dedicate alla cultura sull’automobilismo sportivo e alla sicurezza stradale. Paolo Pavesi è il simpatico ed esuberante presidente in carica.

Nei locali della biblioteca ha aperto l’InfoPoint, già progettato nel 2015 e ora finalmente operativo. A spiegarne la nascita è il vicesindaco Giovanni Barenghi che poi aggiunge: “Ora stiamo cercando un accordo con la Pro loco per la gestione dello sportello con orari e giorni di apertura adeguati alle necessità”. Per adesso sono esposte pubblicazioni su Robecco, le sue ville e la sua storia; sulle visite guidate, le attività ludiche e sportive, la ristorazione.

Nella sala adiacente, i cavalletti con le 28 fotografie degli artigiani e commercianti che raccontano la loro professione con spirito e ironia, realizzate da Marta Sampietro e Raul Zini.

Ci sono anche i quadri di Gabriele Lisca, che parlano del suo fiume: il Ticino. “Da ragazzino non avevo l’opportunità di sfogliare libri d’arte e per imparare a dipingere copiavo le immagini da Famiglia Cristiana -racconta Lisca- sono un autodidatta, ma la passione mi ha tenuto per mano e mi ha insegnato a usare i colori e a trovare la tecnica”. Il mondo incantato e silenzioso dell’acqua ha accompagnato tante esperienze della sua vita e gli ispira rispetto timore, a causa della morte di alcuni amici per affogamento, ma anche gioia e divertimento, soprattutto quando è a bordo del suo “barcè” (barchetto).

Nel giardino di villa Terzaghi si parla di “Educazione per principianti e per esperti”… ma per cani! Perché Matteo Carboni è un educatore cinofilo di 29 anni, appassionato e rispettoso degli animali che con i suoi nove Border Collie utilizza il metodo comunicativo-recettivo: un addestramento che passa attraverso una comunicazione delicata che non danneggia psicologicamente l’animale . “Oggi ho potuto far conoscere i risultati di questa tecnica ai presenti –racconta Matteo- e sfidando la pioggia battente, il mio Papo (un bellissimo border collie nero e bianco, ndr.) ha radunato le 5 Indian runner (anatre da corsa) a lui affidate e me le ha condotte”; Papo è rimasto incurante del vociare dei bambini, della musica di sottofondo, del tempo inclemente è ha portato a termine il suo lavoro scodinzolando felice al suo padrone. Papo e Matteo sono in giro per tutta l’Europa per partecipare a concorsi internazionali. “Ho frequentato la scuola solo fino alla terza media – osserva Matteo- ma grazie a tutte le persone che ho conosciuto addestrando i cani- oggi parlo perfettamente l’inglese e… uso bene i congiuntivi!!!”. Ragazzo simpatico e spiritoso questo addestratore sheepdog.

Associazione Cacciatori e Amici de La Priaa insieme a cucinare salamelle e trippa, risotto e cinghiale con polenta, nella tensostruttura nel giardino di villa Terzaghi “La pioggia non ci ferma – osservano Domenico Rondini, presidente dell’associazione cacciatori e Giuseppe Parmigiani, omologo degli Amici de La Priaa- c’è sempre modo di far baldoria, basta un piatto caldo, un bicchiere buono e un tendone sulla testa”.

Non si sentono muggiti e nitriti o il ragliare degli asinelli nella piazza dell’agricoltura (piazza Mercato) al loro posto il rumore della pioggia che scroscia e ombrelli colorati a passeggio. Era tutto pronto per accogliere gli agricoltori con i loro animali, ma i recinti sono rimasti vuoti.

“Abbiamo iniziato a febbraio a progettare e programmare la partecipazione in fiera –spiega Emanuela Caimi Barettoni, rappresentante degli agricoltori nel comitato che si occupa dell’organizzazione della fiera di San Majolo– ed era tutto pronto; poi alle 6 di questa mattina casa mia sembrava il centralino di un aeroporto, non sapevamo più come gestire la situazione perché spostare gli animali per farli stare tutto il giorno sotto l’acqua non ci sembrava né utile né possibile.”

Tutti i documenti dei controlli effettuati dalle ASL sugli animali, sono ancora nella borsa di Emanuela che mi illustra quali meraviglie avremmo potuto incontrare: vitelli e maialini dei Boldini di Casterno, i bovini di razza piemontese e le due asinelle Iris e Susy di Ginevra Barettoni, i cavalli di Claudio Baggio, le capre di Amos Garanzini, la razza bruna alpina di Crescenzio Grittini, gli avicoli di Emanuele Oggioni …

Resta un po’ di tristezza per tanto lavoro sprecato, ma gli agricoltori sono pronti a rimboccarsi le maniche per preparare l’edizione 2017.

La mortadella Venegoni appena affettata e il profumo del pane fresco del forno D’ Acunto di Robecco, e anche un bicchiere di vino, per consolare i visitatori bagnati di pioggia, lo offrono allo stand della Mavir Car di Magenta: una officina di riparazione macchine industriali e agricole. “Abbiamo anche la passione per i macchinari d’epoca –raccontano Riccardo, Andrea e il papà Pietro Mangano- e abbiamo pensato di portare in fiera il nostro Slanzi modello Amico del 1957, modificato per fare un po’ di festa!”. E infatti l’affettatrice gira grazie ad una lunghissima cinghia collegata al trattore, lucido e splendente nei suoi colori, anche sotto la pioggia.

Anche nella tensostruttura dell’oratorio c’è aria di festa, i commensali si sono già accomodati, si mangia in compagnia e per un giorno non si cucina… Dietro le quinte, nelle cucine, lo spirito dell’associazione Rio Verde è allegro e il morale alto; i fornelli sono già accesi. Rino Rognoni –il presidente- e una ventina di volontari, tra cuochi e spillatori di birra, sono pronti!

E per l’anno prossimo ci affideremo a quel Santo a cui è intitola la fiera, protettore degli armenti e dei raccolti, perché aiuti la buona riuscita di una fiera importante e tutti gli uomini di buona volontà che vi lavorano.

 

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 6 maggio 2016, pag. 32