Il Carnaroli di Massignani cresce in Riserva

La Riserva San Massimo, nel comune di Groppello Cairoli, estesa per più di 500 ettari, rappresenta una interessante area naturale nel panorama offerto dal Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino: gli spazi boschivi sono intervallati da aree agricole, filari di piante da frutto, prati marcitori e pioppeti; una alternanza ambientale davvero importante per la fauna selvatica che trova le condizioni ideali per i propri cicli vitali. La specificità dell’ambiente con paludi, marcite, ricchezza di acqua, biodiversità animale e vegetale ne ha fatto un Sito di Interesse Comunitario (SIC), area di protezione speciale. E in questa riserva si coltiva anche il riso: l’autentico Carnaroli, per la precisione.

Dino Massignani è il direttore dell’Azienda Agricola che si estende su un territorio di oltre 200 ettari, nella Riserva omonima.

Il Riso Carnaroli Riserva San Massimo ha ottenuto il marchio blu “Parco Ticino produzione controllata” e Massignani ne va giustamente orgoglioso. “Non solo cresce in un ambiente naturale armonioso, fra voli di aironi e anatre selvatiche -spiega Massigani- ma anche nel modo ottimale per essere un riso Carnaroli eccellente: un riso che cresce in campi irrigati da abbondante acqua sorgiva, perché la Riserva è nella fascia dei fontanili, senza concimi chimici, perché si utilizza la sostanza organica dei boschi, nel terreno migliore, cioè il più torboso, utilizzando esclusivamente sementi Carnaroli originali e controllate”.

Un Carnaroli sottoposto a vere e proprie prove di degustazione “alla cieca” da parte di chef nazionali stellati (Canavacciulo, Cesare Battisti, Apreda, Carlo Cracco … per citarne alcuni), risultando sempre il riso più buono, tanto che gli stessi chef lo utilizzano abitualmente nelle loro preparazioni;  anche nelle cucine allestite ad Expo 2015, per conto dello chef Ambassador Cesare Battisti,  è stato utilizzato per tutti questi mesi, e lo sarà fino alla fine dell’Esposizione, il riso Carnaroli Riseva San Massimo.

La prima semina, nella Riserva San Massimo, di un piccolo campo di riso Carnaroli fu fatta, per fabbisogno famigliare, alla fine degli anni ’90; ed è proseguita fino ad oggi con incrementi esponenziali. Il Carnaroli è seminato entro la prima decade di Maggio, visto il lungo ciclo vegetativo tra i 160 e 170 giorni;  sviluppa una pianta molto alta che si aggira intorno ai 150/160 cm; le sue caratteristiche lo espongono però a periodi critici di crescita e maturazione: il Carnaroli originale soffre tremendamente il freddo nel periodo di fioritura, risultando soggetto all’aborto floreale ed anche all’allettamento durante le piogge.

La Riserva San Massimo garantisce che ogni chicco di riso viene prodotto nella Riserva senza mai essere miscelato con altri lotti;  al temine del ciclo di essiccazione il riso viene stoccato in silos arieggiati, come facevano i vecchi contadini, senza aggiungere alcuni tipo di conservante nocivo; poi, di volta in volta, ne vengono pilate piccole quantità garantendo così la massima freschezza del prodotto.

L’Azienda Agricola San Massimo fa parte del Consorzio Produttori Agricoli Parco del Ticino.

Paola Mazzullo

L’articolo è stato pubblicato su La Libertà del 16 Ottobre 2015, pag 22 – inserto speciale