Il flash mob è … su Dante

A 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri la sua poesia risuona ancora viva e coinvolgente per le strade, grazie a

17 ragazzi del Liceo Scientifico Bramante di Magenta che hanno collaborato con Urbanamente e Dedalus per creare un “flash mob” culturale.

“La manifestazione è stata progettata dalla nostra associazione in relazione al tema “La parola” promosso dall’amministrazione comunale con Magenta Cultura 2015 e in sintonia con le celebrazione per l’anniversario della nascita di Dante Alighieri -spiega Daniela Parmigiani presidente dell’Associazione Urbanamente. Abbiamo pensato di portare fuori dalla scuola la parola di Dante e proporla alla città in maniera giovane: con un flash mob”.

Il flash mob è un evento che si genera all’improvviso e si dissolve in breve tempo. Prende forza dalla capacità di un gruppo (di lettori, di ballerini, di musicisti) di radunarsi in uno spazio e di attirare l’attenzione dei passanti e così è stato: gli studenti del liceo magentino si sono radunati in piccoli gruppi per la lettura dei Canti della Divina Commedia. Mentre la prima aggregazione di studenti, finita la lettura, si disperdeva tra i passanti, la seconda poco distante avviava la lettura di altri due o tre Canti: il tutto spostandosi nell’area centro della città, dal Parco Casa Giacobbe a piazza Formenti e ai portici di piazza Liberazione, da via 4 Giugno e via Roma fino alla Chiesa San Martino. I canti letti sono stati 17, selezionati tra Inferno, Purgatorio e Paradiso.

“La poesia di Dante Alighieri è stata una novità rivoluzionaria –racconta il professore Sergio Chiodini- con Dante il volgare parlato diventò illustre scritto. La forza letteraria di Dante riuscì a trovare il veicolo linguistico comune tra gli italiani, una lingua colloquiale rispetto al latino aulico”.

La Divina Commedia non è sempre facile da comprendere e da interpretare ma Maurizio Brandalese, Presidente di Dedalus ed esperto formatore teatrale, ha aiutato i ragazzi a capire che la lettura ad alta voce non è per se stessi ma per il pubblico e non va quindi eseguita solo con la voce ma anche tramite il coinvolgimento di tutto corpo. “Ho dato un suggerimento ai ragazzi –osserva Maurizio Brandalese- quello di lasciarsi condurre da una immagine; bisogna comprendere a fondo quello che il poeta vuole dire e poi immaginarselo come se fosse un film, affinché anche gli ascoltatori possano vivere il messaggio poetico. Il corpo, la postura, il respiro trasmettono intensità e piacere e coinvolgono emotivamente il pubblico”. E i ragazzi hanno letto con passione, dimostrando impegno e preparazione: la diversità di voci, di suoni, di cadenze e di ritmi interpretativi ha dato vita alla poesia dantesca senza lasciare spazio alla noia o alla monotonia. Uno dei Canti del Purgatorio è stato addirittura letto con i pattini ai piedi e leggio in mezzo alla pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Il Sindaco di Magenta, Marco Invernizzi, ha seguito e ascoltato tutti i ragazzi nello svolgimento del flash mob, che è durato circa 4 ore, dando evidenza dell’importanza dell’accompagnare i ragazzi nel loro percorso formativo e culturale.

Nicolo’, Francesca, Giulia, Ginevra, Beatrice, Eliana, Sara, Gaia, Massimo, Sofia, Ismail, Irene, Samuele, Alice, Anna, Thomas, Luigi hanno lanciato un grande messaggio: la possibilità di utilizzare spazi e luoghi diversi per fare cultura e farla per tutti, con coraggio e determinazione.

Paola Mazzullo

L’articolo è stato pubblicato su La Libertà del 18 Dicembre 2015, pag. 39