E l’anguria sposò il gorgonzola

Milano Gourmet Experience e Sabrina Tuzi

Parte la colonna sonora, “Life of Riley” di Kevin MacLeod, scorrono le immagini dei video emozionanti montati da Carlo Fico, fotografo ufficiale della manifestazione organizzata da Milano Gourmet Experience-Maestro Martino nell’ex convento dell’Annunciata di Abbiategrasso, la sala si riempie e lo showcooking ha inizio.

In questa ultima domenica di giugno, sul palcoscenico c’è la chef Sabrina Tuzi, professionale, preparatissima ed essenziale. Illustra le sue ricette, senza smettere di tagliare, mescolare, insaporire; racconta delle tradizioni del suo territorio, il piceno, e di come è riuscita a coniugare le preparazioni della sua terra con i prodotti del Parco del Ticino. Parla dello zafferano, dell’olio e dell’uovo utilizzati per creare il piatto “Oro, incenso e… birra”; e non dimentica di sottolineare che in cucina non si spreca nulla: “Nell’acqua che bolle lasciate in infusione le bucce delle cipolle, anche loro servono per insaporire la pasta… l’uovo è un ottimo alimento, ma crudo d’estate può diventare un problema, quindi vi spiego come trattarlo per pastorizzarlo senza farlo addensare…”. E’ decisa nelle spiegazioni e razionale nell’insegnare cosa si può fare a casa per mangiare sano, utilizzando alimenti nostrani ma presentandoli in modo innovativo. E sul piatto di pasta “Oro ,incenso e birra”, condita con prosciutto sfumato alla birra, pistilli di zafferano e crema d’uovo, vaporizza un velo di incenso alimentare: profumo e sapore conquistano il pubblico. Nel cestino Chic nic, per chi si siederà sull’erba del chiostro a pranzo, inserisce anche un piccolo esempio di “Fritto piceno del Parco del Ticino”: olive ascolane e cremino di crema pasticcera fritto e aromatizzato all’anisetta. “Il fritto piceno prevede anche pollo, agnello, cardi e mele, ma questo piccolo assaggio è realizzato solo con due dei prodotti marchigiani più tipici, ben sostituibili con i prodotti del Parco” aggiunge Sabrina. Ama la sua terra e i frutti dell’orto; persegue una alimentazione sana fatta di prodotti genuini, che ama presentare in piatti innovativi e particolari, in abbinamenti insoliti, che stimolano la fantasia; ed è così che è nato “Carpaccio per gioco” l’altra ricetta che ha presentato domenica, allo showcooking. “Sotto le finestre di casa, d’estate, c’era sempre il banchetto con le angurie. Mi piace tutta la frutta, ma le angurie no, e anche solo il loro odore riesce a darmi fastidio. Ma un cuoco non può permettersi di scartare alimenti per avversioni personali, e così ho cercato di studiarne utilizzi nuovi: ho lasciato asciugare l’anguria in padella, con sale e olio evo, a fuoco basso per 30 minuti. Ho aggiunto un po’ d’aceto, ho lasciato ridurre il succo e ho raffreddato tutto in abbattitore. Poi ho tagliato l’anguria a carpaccio e ho aggiunto la rucola, i fiocchi di gorgonzola piccante e condito con sale affumicato, pepe bianco, olio evo e l’aceto di anguria”.

Da vedere sembra un carpaccio di tonno e invece è frutta: estiva e stuzzicante!

Per Sabrina, artista in cucina e ballerina di liscio per diletto, le doti che non devono mancare mai a un cuoco (e in realtà ad ogni essere umano, ndr) sono l’umiltà di saper sempre ricominciare, la curiosità di voler sempre scoprire, la pazienza di non stancarsi mai.

E’ chef, da otto anni, alla Degusteria del Gigante di Sigismondo Gaetani, a San Benedetto del Tronto. Nel 2015 a Expo, per Identità Golose, ha rappresentato la regione Marche nell’ambito dell’evento “Identità di Pasta”; è stata scelta da Carlo Cracco per il progetto Ambasciata del Gusto dello scorso anno; è tornata come chef senior per insegnare le sue specialità ai 12 ragazzi aspiranti chef ambasciatori dei prodotti del Parco del Ticino all’Annunciata di Abbiategrasso.

Con Sabrina Tuzi si chiudono gli eventi di Milano Gourmet Experience per questa stagione; l’appuntamento è per il 4 settembre, con gli chef Andrea Provenzani e Lorenzo Lavezzari.

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

L’articolo è stato pubblicato sul Ordine e Libertà del 1 luglio 2016, pag. 16

Pagina a cura di Paola Mazzullo