L’india è spossante. Faticosa. Con la sua realtà nuda e cruda.

 

Ottavia Piccolo. Una delle attrici più raffinate ed eleganti del mondo teatrale e cinematografico nazionale; una bambina prodigio, che ha iniziato a recitare a 11 anni, e una grande donna che a 67 anni ancora calca le scene. Una lunga e prestigiosa carriera che non ha snaturato il suo essere donna comunicativa, simpatica, “alla mano”. E anche profondamente consapevole, tanto da diventare testimonial per un progetto umanitario: Pyari Onlus, l’associazione che si occupa di salvare i bambini venduti come schiavi domestici e per lo sfruttamento sessuale.

Ottavia Piccolo era a Magenta il 1 marzo, per il suo spettacolo “Enigma” andato in scena nel calendario di Incontroscena al Teatro Lirico di Magenta, e ha colto l’occasione per far conoscere al suo pubblico una iniziativa di grande valore.

«L’India è spossante. L’India è faticosa. Nelle strade di Calcutta c’è tutto l’Oriente che ci si aspetta, con la sua realtà nuda e cruda» ha detto Ottavia parlando del milione e duecentomila bambini che spariscono ogni anno senza lasciare traccia, e di fronte alla cui sparizione non dobbiamo restare indifferenti.

Solo a Calcutta ci sono circa 50.000 street children (bambini che vivono per le strade). Sono senza famiglia; vivono di elemosina e piccoli furti, raccogliendo immondizia, maltrattati e sfruttati… sono dei disperati senza speranza.

«Bambini grandi, bambini piccoli, bambini che trascinano altri bambini, indaffarati o spossati, senza lacrime, con croste negli occhi, nel naso, su mani e piedi» e si commuove, mentre racconta, Emanuela Plano, presidente di Pyari onlus, perché tra questi bambini, all’inizio del xx secolo, è stata abbandonata anche una sua parente, figlia di un colonialista rientrato in Inghilterra. Emanuela, con la sua parte di sangue indiano e la cultura occidentale, ha deciso di aiutare i bambini di questa parte del mondo, insieme a Ottavia Piccolo; per salvare le giovanissime vittime di abusi e schiavitù.

Come? Costituendo una onlus (acronimo che sta per organizzazione non lucrativa di utilità sociale) e sviluppando un programma sociale capace di prevenire l’azione dei trafficanti di minori e accrescere la consapevolezza delle comunità locali.

Ottavia ne ha parlato a teatro prima di “Enigma” e durante l’evento “Le bambine trasparenti”, organizzato dall’amministrazione magentina nell’ambito di “Non solo 8 marzo”. Chi volesse aiutare Pyari può collegarsi al sito www.pyarionlus.org dove si possono vedere i vari progetti che l’associazione sta attuando in India.

Ottavia Piccolo e Paola Mazzullo

A proposito, lo spettacolo della Piccolo “Enigma “, di Stefano Massini e diretto da Silvano Piccardi, è stato un racconto straordinario della Berlino del dopo “muro”; di quando vite, esperienze, certezze, lutti e speranze, si frantumarono, si incontrarono, si mischiarono.

Sulla scena ogni elemento reale, ogni dato di conoscenza, si rivela “altro” da ciò che pareva essere. Il compito dello spettatore è decifrare il senso della vicenda, sia personale che collettiva, e penetrare il più grande degli enigmi: quello della Storia stessa.

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

 

Pubblicato su Ordine e Libertà il 10 marzo 2017, pag. 30