Terremoto. La CIA c’è

Marzo 2017: nuovi eventi sismici, di lieve entità, sono stati registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nelle regioni del centro Italia. Le scosse di assestamento continueranno a lungo per le popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016, e non mi riferisco solo a quelle provocate dalla terra che trema nelle sue viscere ma a quanto accade sulla superficie: alle macerie ancora da sgomberare, alle perizie da eseguire, alle case da ricostruire, ai tesori artistici da recuperare e alle aziende agricole da far risorgere.

È proprio ai produttori agricoltori e allevatori di quelle zone, che gli iscritti alla Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) si sono interessati; a tutte quelle piccole e medie imprese agricole, a conduzione familiare, che coltivano e producono tenendo presente che la Terra è un bene comune di cui prendersi cura per difenderlo... dall’inquinamento, dallo sfruttamento smodato, dalla perdita della biodiversità, dagli abusi edilizi.

Agricoltori e allevatori che non possono “sfollare”, ma devono e vogliono rimanere nelle proprie terre a continuare il lavoro di sempre.

La Cia è una delle più grandi organizzazioni professionali agricole europee con oltre 900.000 iscritti tra coltivatori diretti e imprenditori agricoli; é presente in circa 5000 comuni, e svolge attività e iniziative nel campo della tutela e della valorizzazione dell’ambiente, dell’agriturismo, delle foreste, dell’agricoltura biologica, delle energie alternative, della qualità e sicurezza alimentare.

Grazie ai fondi raccolti dalla Confederazione nazionale sono stati consegnati, ai proprietari di aziende agricole del centro Italia, 25 moduli abitativi.

Anche la Cia del Milanese (circa 430 associati di cui 200 nel solo territorio dell’Abbiatense, Magentino e Castanese) ha fatto la sua parte; ai fondi raccolti dalla delegazione si sono sommati i generosi contributi di singole famiglie, delle associazioni volontari di Chignolo Po, di Zibido San Giacomo e di Donne in Campo, di cui è presidente regionale Renata Lovati della azienda agricola e agrituristica Isola Maria di Albairate.

I 13.000 euro raccolti dal consorzio milanese si sono trasformati in due unità abitative consegnate da Dario Olivero, presidente provinciale Cia città metropolitana: a Paola Carraro e Marino Marchese di Monte San Martino, proprietari di un allevamento ovino e di un caseificio, e all’azienda agricola Calza Fratelli di Amandola.

«Avanzano ancora 1500 euro da destinare; probabilmente li utilizzeremo per l’acquisto di foraggio per gli animali delle aziende agricole della stessa zona» ha riferito Dario Olivero.

«Il rapporto con i colleghi di “giù” è stata una esperienza molto toccante; nonostante le infinite difficoltà nessuno vuole lasciare la propria terra, hanno tutti voglia di darsi da fare per ricominciare. Per proteggere il territorio e preservarlo».

La scelta delle aziende da aiutare è stata fatta in accordo con Laura Brida del direttivo nazionale Cia per la gestione delle emergenze terremoto, dopo il censimento dei bisogni effettuato dalla protezione civile, e con la collaborazione del presidente Cia delle Marche, Mirella Gattari.

La solidarietà e la compassione sono la voce dell’umanità migliore, una voce che sale dall’anima e non si cura delle cattiverie della vita. E si può ancora restare orgogliosi di essere uomini.

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

Pubblicato su Ordine e Libertà il 24 marzo 2017, pag. 28