Migranti a Magenta

Migrandi Cascina Calderara

La storia

Cascina Calderara: tipica cascina lombarda risalente ai primi anni del 1700, costituita da un cortile comune, a forma di quadrilatero, e ai lati, da strutture per attività agricola e abitazione; al centro del cortile c’è ancora il pozzo a leva manuale, perfettamente funzionante. La cascina è ubicata in un’area agricola, sprovvista di collegamenti con il nucleo urbano, distante alcuni chilometri dal centro, dal quale è isolata da un tratto della SP ex ss 11 Padana Superiore.

Una parte dell’immobile, nel 2011, finisce all’asta e viene acquistato da un notaio di Milano, che lo lascia vuoto.

Il proprietario dell’altra parte, che lì risiede, agli inizi del mese di luglio, scopre casualmente che è previsto l’arrivo di migranti nella porzione disabitata e che la sua famiglia si troverà nella delicata situazione di condividere spazi comuni con un centro di accoglienza.

Anche l’amministrazione comunale è all’oscuro della decisione presa dalla Prefettura di Milano; trattandosi di una struttura privata, non serve il permesso del sindaco per insediare profughi; i cittadini stranieri in arrivo dovrebbero essere una cinquantina.

Il 19 luglio il sindaco di Magenta Marco Invernizzi e il vicesindaco Paolo Razzano incontrano il Prefetto Alessandro Marangoni, sostenendo la contrarietà dell’Amministrazione all’apertura, a Magenta, di un nuovo centro straordinario di accoglienza per migranti. Il sindaco non fa mistero dell’enorme criticità che comporterebbe questo nuovo centro; con problematiche di carattere logistico, urbanistico, igienico-sanitario.

“Il progetto non è stato condiviso né con le istituzioni locali né con i mondi vitali della Città e questi nuovi arrivi farebbero venire meno le condizioni per una giusta accoglienza” ribadisce il sindaco Invernizzi.

L’incontro si è ripetuto il 9 agosto, presente oltre al prefetto Marangoni, anche il Vice Prefetto Vicario Darco Pellos, accompagnati dai rispettivi Capi di Gabinetto; le autorità hanno confermato che, nell’ambito della procedura di gara, per l’affidamento dei servizi di accoglienza, è stata individuata proprio la Cascina Calderara di Magenta. I cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale dovrebbero essere trasferiti entro i primi giorni di settembre.

 

Gli attori della vicenda

La Minerva S.r.l., con sede a Bergamo, ha partecipato e vinto il bando pubblico per l’affidamento del servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e dei servizi connessi.

E’ Bruno Bosatelli che incontra il 22 agosto, il sindaco Invernizzi, e parla a nome della società Minerva.

La cooperativa che si occuperà di gestire la struttura e l’integrazione dei migranti nel tessuto sociale magentino è invece “Concordia”, che tra i progetti presentati, nel corso dell’incontro del 22 agosto, ha assicurato anche che si avvarrà di personale specializzato della zona.

I responsabili della cooperativa hanno già effettuato sopralluoghi presso la cascina Calderara.

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 26 agosto 2016, pag. 23