E Nibali tira la volata

Bicicletta Noè Nibali

Il protagonista e voce narrante di “Una vita da gregarioAndrea Noè e l’autore Andrea Ballocchi, iniziano, il 16 dicembre alle 21.00, il tour di presentazione del libro a Milano allo Spazio Ex Fornace (Alzaia Naviglio Pavese 16) dopo essersi goduti la prima serata di presentazione “in casa” al Cineteatro Agorà di Robecco sul Naviglio, con la incredibile partecipazione del campione messinese Vincenzo Nibali, a fare da padrino.

Dopo Milano, sarà la volta di Magenta e poi Abbiategrasso. E in programma c’è anche la volontà di organizzare nuove serate a Robecco con altri campioni dello sport.

Intanto quella del 1 dicembre è stata una vera sera da campioni e di campioni, una sera per il ciclismo:«Che dire? Una notte insonne, ma felice, dopo aver avuto a fianco due campioni del ciclismo come Vincenzo Nibali e Andrea Noè… Sono soddisfatto di una serata andata benissimo, orchestrata magistralmente da Elia, Giovanni e l’équipe del Cinema Teatro Agorà di Robecco sul Naviglio, e presentata da Luca Malini de La Memoria del Monda, casa editrice del libro, che ringrazio» racconta Andrea Ballocchi autore di “Una vita da gregario”.

Alle 20 fuori dal teatro Agorà c’era già la fila e alle 20.30 i posti erano esauriti; e c’era ancora gente che non è potuta entrare, purtroppo.

All’interno della sala sono stati proiettati i video con le tappe significative della vita sportiva di Noè e le immagini di Nibali.

Sul palco, Andrea Noè e Andrea Ballocchi, Luca Malini e Vincenzo Nibali hanno risposto alle domande del pubblico. Comune di Robecco e Velo Sport, società ciclistica sportiva e storica del paese in cui ha mosso “le prime pedalate” Noè, hanno consegnato riconoscimenti e targhe ricordo.

Il padrone di casa, Andrea Noè, ha dimostrato ancora una volta tutta la sua simpatia travolgente da “burbero”… che gli è valsa il soprannome Brontolo, sottolineando: «C’è molto da fare in questo sport a livello di infrastrutture e di mentalità, perché si viva nell’unico modo che si deve: una passione e un sano divertimento da godere con il giusto impegno e con la gioia di poter salire in sella, specie in età giovanile. Senza pressioni inutili, soprattutto da parte di genitori che non vivono la dimensione ludica».

Poi come fondatore e presidente del Brontolo Bike, ha offerto una targa ricordo allo “squalo dello Stretto” .

L’evento dedicato allo sport e alla cultura, aveva anche un importante risvolto di solidarietà a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto.

Applausi, grande emozione per le parole dei due corridori e tante, tantissime fotografie.

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

L’articolo è statao pubblicato su La Libertà del 8 dicembre 2016, pag. 29