Il saluto, rituale che unisce alla semplicità esteriore dei gesti un concetto articolato e complesso

Dieci lezioni per imparare a confrontarsi con una filosofia di vita, quella del Karate, che non è solo un allenamento per il corpo ma una disciplina per la mente; per imparare a migliorare se stessi, senza competere sempre contro gli altri. Questo stanno scoprendo i 58 bambini delle classi prima, seconda e terza della primaria “G. Verdi” di Casterno.

Il corso, richiesto e pagato dai genitori dei bambini, è stato organizzato da A.s.d. KarateDo Casterno e si è concluso giovedì 20 aprile con un bel pomeriggio di festa nella palestra della scuola: il saggio delle posizioni imparate, la consegna dei diplomi e una merenda tutti insieme.

Il Maestro di Karate Franco Gioletta lavora con i bambini delle scuole primarie dell’Abbiatense e del Magentino dal 2006, con il progetto “Scuola e Karate”; propone il karate shotokan, codificato dai Maestri Gichin e Yoshitaka Funakoshi.

«Il karate è una arma di difesa ma soprattutto di autocontrollo; un insegnamento che permette di acquisire consapevolezza, determinazione, equilibrio e rispetto verso se stessi e gli altri» racconta Franco Gioletta ai genitori presenti al saggio dei bambini.

Il saluto iniziale rei, accompagnato dall’espressione osu (pronunciato oss) apre l’esibizione, poi vengono sperimentate le posizioni di base di attacco e difesa; tutte le mosse, dalle più semplici alle più complesse, richiedono coordinazione e attenzione e vengono richiamate dai comandi del Maestro di karate in lingua giapponese. Per sottolineare la valenza educativa Franco Gioletta ripete come un mantra, durante gli esercizi: «le regole si rispettano sempre».

È bello ricordare che nell’ambito delle arti marziali, il saluto, che apre e chiude ogni esercitazione, fa riferimento a un rituale che unisce alla semplicità̀ esteriore dei gesti un concetto interiore, articolato e complesso. Il praticante, attraverso il saluto, manifesta la sua intenzione a percorrere e praticare la Via (Dō) con una continua ricerca dell’equilibrio e del controllo dei propri sentimenti, in un ambito di costante richiamo all’umiltà̀, alla disciplina e alla perseveranza. Salutare il Maestro e gli altri praticanti esprime gratitudine, indica la comprensione dell’insegnamento, sottolinea approvazione e rispetto per l’arte marziale che si sta praticando.

Paola Mazzullo

Pubblicato il 5 maggio 2017, pag. 29 Ordine e Libertà