“Non di solo pane” 717 giorni di solidarietà… e si annulla anche lo spreco alimentare

Lunedì 5 febbraio è stata la “Giornata nazionale contro lo spreco alimentare”; tra convegni e comunicati ufficiali di associazioni e ministri abbiamo appreso che: «In Italia ogni anno si buttano nella spazzatura 145 chili di cibo per abitante. Nelle mense scolastiche, un pasto su tre finisce nel cassonetto e nei supermercati lo spreco alimentare pesa per 18,8 chili all’anno ogni metro quadro. Nel complesso, buttiamo 2,2 milioni di tonnellate di cibo all’anno».

Il dato è impressionante, anche se ci sono comunque buone notizie; gli sprechi si sono ridotti molto rispetto agli anni passati, grazie a una nuova sensibilità dei cittadini (Coldiretti stima che quasi tre italiani su quattro hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari) e anche all’entrata in vigore della legge 166/2016 che ha semplificato le procedure per le donazioni degli alimenti invenduti da parte di aziende agricole, distributori commerciali e industriali. Anche nella ristorazione è stato promosso l’asporto degli avanzi di cibo con le “family bag”,A Magenta sono 717 giorni, fino a oggi che, nel “Refettorio di comunità-Non di solo Pane” non si spreca cibo, anzi…Al 22 febbraio saranno due anni che è in funzione il refettorio, promosso nel 2015 dal parroco Don Giuseppe Marinoni, dalla comunità pastorale Santa Gianna Beretta Molla e Beato Paolo IV, dal centro San Francesco e santa Chiara, dalla Caritas e da un gruppo di volontari e di associazioni. Costituito da venti soci fondatori e cinquanta volontari, oggi si alternano al servizio circa 240 persone, per offrire gratuitamente, dal lunedì al venerdì, una cena a chi è nel bisogno. Sono due i cuochi fissi, Luca Caldera e Antonio Marino, aiutati da una numerosa “brigata di cucina” ; un centinaio i volontari che hanno anche frequentato di corsi Haccp, di primo soccorso, di sicurezza e motivazionali.Con il cibo donato nel 2017, in 258 giorni di apertura, al refettorio sono state preparate e servite 11.260 cene. Per una media di 44 ospiti a sera (con picchi di 73 presenze).Aurelio Livraghi racconta: «Mensilmente ci approvvigioniamo al Banco Alimentare, grazie al quale abbiamo anche stipulato convenzioni con la mensa Magneti Marelli e il supermercato Tigros di Magenta, per il recupero delle eccedenze alimentari. Anche i negozi di vicinato di Magenta, tra negozi storici e di nuova apertura, ci consegnano prodotti da utilizzare nel refettorio: riceviamo da panifici e produttori di pasta fresca, fruttivendoli, pasticcerie e gelaterie. Non mancano, tra i benefattori, le associazioni del territorio magentino, la Caritas Decanale, singoli agricoltori e qualche cooperativa sociale. E poi ci sono associazioni, come i Bersaglieri Sez. Magenta, che condividono con noi anche le eventuali eccedenze dopo eventi particolari».«Dovendo attenersi ai disciplinari della legge 166 – dice Luca Caldera- ciò che arriva già cucinato, deve essere consumato entro le 24 ore; quindi per esempio ciò che ci viene donato di sabato, giorno per noi di chiusura, lo ridistribuiamo immediatamente ad altri enti. E anche tutto ciò che non riusciamo a utilizzare nelle nostre preparazioni viene condiviso con altre associazioni. Non si spreca nulla. Mai. ». Il mutuo soccorso e l’interscambio funzionano nei confronti e in collaborazione con tante associazioni, la Casa di Accoglienza, la San Vincenzo, gli oratori estivi e feriali. Ma anche collaborando con progetti particolari della comunità pastorale, come “Crescere insieme”.

Paola Mazzullo