“Caravaggio, l’anima e il sangue”, il nuovo film d’arte dedicato a Michelangelo Merisi (detto il Caravaggio) sarà proiettato martedì 20 febbraio alle 21,al cineteatroAgorà di Robecco sul Naviglio.
Sarà un viaggio emozionante attraverso la vita, le opere e i tormenti di un artista geniale e contraddittorio, che ha raccolto in sé luci e ombre, genio e sregolatezza, generando opere sublimi. (Si è appena conclusa a Palazzo Reale a Milano, la bellissima mostra “Dentro Caravaggio”, curata da Rossella Vodret, che illustrava proprio i risultati degli studi più recenti sulla tecnica pittorica dell’artista, ndr).
Il film è di grande impatto emotivo, le immagini evocano sentimenti e stati d’animo: la costrizione, la ricerca della libertà, il dolore, la passione, l’attrazione per il rischio ma anche per la misericordia, fino alla ricerca di perdono e redenzione.
Anche la voce dell’io interiore di Caravaggio è potente quanto le immagini: emotiva, dirompente e al tempo stesso intima. È quella di Manuel Agnelli; artista multiforme e talentuoso, rivoluzionario e originale, cantante degli Afterhours e giudice di X Factor, conduttore della trasmissione Ossigeno, su Rai 3, dal 15 Febbraio (ora infatti è a Roma a girare). La voce fuori campo di Caravaggio/Manuel, dal timbro profondo e struggente, malinconico e tagliente traduce il moto continuo degli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere, aiutando lo spettatore a entrare in contatto con l’animo e la mente del pittore. Manuel Agnelli in una recente intervista ha dichiarato: «Dare la voce a Caravaggio è stato per me un altro modo di cantare, ha a che fare con timbro ed emozionalità. La voce è voce: mi interessa tantissimo usarla in tutte le maniere possibili».
“Caravaggio, l’anima e il sangue” è girato in formato Cinemascope 2:40 perchè la visione più allungata delle immagini riproduce un po’ l’effetto di una tela pittorica; è una delle prime produzioni in Italia realizzate in 8K, formato che permette di percepire la singola pennellata e carpire dettagli delle opere non visibili a occhio nudo.
Paola Mazzullo