Accademia Italiana Dibattito

Accademia Italiana Dibattito

L’Accademia Italiana di Dibattito, unica associazione in Italia ad occuparsi di oratoria e dibattito competitivo, appena nata è già sulla scena: il 18 aprile in sala consigliare a Magenta si è tenuto il primo dibattito aperto al pubblico grazie anche al supporto logistico di Forum Giovani Magenta.
Erano presenti, attenti e curiosi, molti studenti universitari e delle scuole superiori magentine e abbiatensi, alcuni professori e il sindaco di Magenta Marco Invernizzi che ha avuto parole di elogio nei confronti di questi ragazzi che desiderano sperimentare nuove modalità di confronto, basato sulla dialettica e sulla capacità di argomentazione che non possono prescindere da solide basi culturali.
Il presidente dell’Accademia, Riccardo Fadiga studente di Giurisprudenza, ha presentato e illustrato l’associazione e gli scopi della stessa, catturando con la sua passione l’attenzione del pubblico.
Civis nascitur, orator fit (cittadini si nasce, oratori si diventa) è il loro motto; partecipare come cittadini attivi alla vita pubblica allenando il pensiero critico e la capacità di esporlo: ecco come far sentire la propria voce su argomenti di attualità e interesse collettivo.
I temi sorteggiati per questo primo dibattito sono stati il diritto dell’obiezione di coscienza riguardo alla pratica dell’aborto con riferimento alla legge 194 e la sperimentazione di farmaci per uso umano sugli animali.
Le squadre si sono confrontate con grande educazione e a colpi di oratoria hanno costruito una competizione vivace e intelligente.
Per potersi confrontare con la realtà bisogna imparare a combattere l’accettazione acritica e incondizionata di messaggi precostituiti -prosegue Riccardo Fadiga- e attraverso una sana e amichevole competizione, attraverso questo gioco, ci alleniamo ad affrontare la vita: sviluppiamo le capacità oratorie di ognuno di noi, impariamo a formulare e sostenere opinioni originali e indipendenti.
Ma quali sono le modalità con cui si svolgono questi confronti? La formula è quella del dibattito competitivo a squadre: regole formali, tempistiche definite, argomentazioni e contro argomentazioni valutate da un moderatore. Un bell’esempio di educazione al dialogo: non si interrompe, non si alza la voce, si rispettano tempi e idee degli avversari.
A ciascuna squadra viene assegnata una posizione precisa da sostenere, affinché, a prescindere dalle opinioni soggettive, debba sviluppare tesi e argomentazioni adeguate allo scopo. Un puro allenamento alla logica e all’oratoria che risulterà utilissimo ai ragazzi, nel futuro svolgimento di moltissime e svariate professioni. Un’educazione al pensiero e alla dialettica, che offre anche la possibilità di ampliare le abilità relazionali e di “public speaking”.
E’ bello costatare che questi giovani hanno deciso di educarsi al confronto, di esporsi al dubbio e impegnarsi nella ricerca per migliorare le proprie abilità specifiche della comprensione, dell’analisi, della soluzione dei problemi, della valutazione critica delle situazioni.
Oltre ai dibattiti aperti ai Soci e al pubblico, l’Accademia organizza corsi di formazione tenuti da esperti del dibattito competitivo e dell’arte oratoria. L’Accademia Italiana di Dibattito si propone anche attraverso una pagina Facebook “Accademia Italiana Dibattito” e un sito internet https.accademiaitalianadibattito.wordpress.com
Paola Mazzullo

L’articolo è stato pubblica su La Libertà