Cioccolato emozionante

Tra i cioccolati modicani proposti dallo Chef Antonio Colombo per la cerimonia del “caffè con lo Chef delle 15.00” all’Ambasciata del Gusto, uno in particolare ha suscitato grandi apprezzamenti: il Cioccolato al Gelsomino.

Lo chef riporta le parole dei produttori, e lo fa con amore e poesia:

fave di cacao e fiori di gelsomino si incontrano, si sfiorano, quasi si accarezzano per dieci lunghi giorni durante i quali l’uno cede all’altra tutta la sua delicata e inebriante essenza. Ma non si uniscono mai, non si fondono insieme, se non nei profumi. La ricetta richiede tempo, pazienza e soprattutto, un enorme quantitativo di fiori di gelsomino. Ben 250 fiori al giorno per dieci giorni mischiati a un chilogrammo di fave di cacao: fiori in boccio, raccolti al crepuscolo, prima che si aprano e sprigionino quel loro intenso e delicato profumo da cedere, nello spazio di 24 ore, al cacao.

I fiori durano un solo giorno e la sera si ricomincia con un nuovo raccolto di boccioli di gelsomino.

Quella riscoperta dall’Antica Dolceria Bonajuto è un’ antica ricetta del seicento creata per il Granduca di Toscana Cosimo III de’ Medici dal medico ed erudito Francesco Redi. La ricetta rimasta segretissima per qualche secolo, rivive grazie a Franco Ruta dell’Antica Dolceria Bonajuto di Modica e a Filippo Figuera dei Vivai Malvarosa di Giarre.

Minuscole praline di 1 grammo, poco più grandi di una lenticchia: la degustazione è un’esperienza emozionante. (lo posso confermare!)

Paola Mazzullo

L’articolo è stato pubblicato su La Libertà del 18 Settembre 2015, pag. 23