La sinfonia del Welfare comunitario nell’ambito del territorio magentino

E’ partita la “campagna del biscotto”: la prima operazione di fundraising del progetto di welfare comunitario del territorio magentino “comunità possibilie, possibilità per crescere”:

Fundraising non è altro che una espressione inglese traducibile semplicemente in raccolta fondi, cioè raccogliere i fondi necessari a sostenere un’azione senza finalità di lucro. Nel passato sono state finanziate così le grandi opere edili ma anche le grandi ricerche scientifiche; i sacerdoti e la Chiesa per esempio, sono stati i primi fundraiser cioè coloro che raccoglievano i fondi per sostenere una precisa causa con scopi sociali.

Nel territorio magentino il nuovo progetto di welfare comunitario, studiato per promuovere benessere (e welfare vuol dire appunto benessere sociale), è aiutare le famiglie con bambini in età 0-12 anni a far fronte alle sfide dell’essere genitori oggi.

Di questo si è parlato, il 7 Novembre nella sala consigliare di Magenta, per il convegno “Prove di Welfare”. Si sono alternati relatori di primo piano che hanno accompagnato il pubblico a ragionare sui temi del welfare e del fundraising: Maria Caterina Marazzini di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti docente SDA Bocconi, Vito Moramarco docente dell’Università Cattolica di Milano, Gino Mazzoli dello studio Praxis, Natascia Astolfi di Fundraisinperpassione, Stefano Laffi dell’Agenzia di ricerca Codici.

“La nostra epoca vede le famiglie impegnate a conciliare il tempo del lavoro con il tempo di cura dei figli, il bisogno di trovare spazi e tempi per la socializzazione e per il tempo libero, il desiderio di superare il senso di solitudine e di avere occasioni di confronto e supporto educativo per accompagnare la crescita dei figli, hanno sottolineato Elisabetta Alemanni e Caterina Chiarelli dell’Ufficio di Piano magentino.

E’ a partire da queste istanze che si sono messe iinsieme le 57 realtà coinvolte nel progetto; si sono attivate per cercare nuove e sempre più valide risposte ai bisogni delle famiglie pensando, per esempio, a garantire una maggior flessibilità nei servizi per l’infanzia scegliendo forme e orari più confacenti ai bisogni dei genitori che lavorano, o di auto-aiuto tra famiglie, o di accoglienza e cura dei bambini durante la chiusura delle scuole per le vacanze, o di apertura pomeridiana degli edifici scolastici per consentire la creazione di spazi per i compiti, per laboratori per piccoli e grandi, per la formazione di insegnanti, genitori ed educatori sulla gestione di situazioni di difficoltà.

La Fondazione Cariplo sostiene questo progetto con 1.000.000 di euro in tre anni: i 13 comuni, le 11 cooperative, le 18 associazioni, le 4 parrocchie, i 6 istituti scolastici comprensivi, le 2 scuole paritarie, la Fondazione Ticino Olona, il Consorzio Est Ticino, l’azienda speciale consortile servizi alla persona del magentino, che hanno accettato questa sfida sul nuovo welfare, si sono impegnate a reperire fondi per altri 1.235.000 euro.

La Fondazione Comunitaria del Ticino Olona, associazione filantropica che opera sui territori del castanese, legnanese, magentino e abbiatense, si è fatta garante della gestione delle piccole e grandi donazioni che serviranno per sostenere il progetto e che verranno convogliate su un conto corrente dedicato (IBAN IT85G0558433320000000002355). Le prime donazioni sono già arrivate.

Perché farsi coinvolgere? Perché il territorio è il nostro, le famiglie sono le nostre, i bambini sono i nostri e nostro è il futuro che dobbiamo costruire al meglio.

Sono 128.471 gli abitanti che vivono sul territorio legato al progetto “Welfare di comunità e innovazione sociale” e il 18 % sono bambini e ragazzi minorenni (23.114) che potranno usufruire delle iniziative messe in campo per loro e loro famiglie.

Ma le famiglie non saranno solo gli utilizzatori finali di servizi pensati dall’alto: le famiglie sono chiamate ad essere co-attori nell’individuazione dei bisogni e dei problemi e nell’indicare risposte adeguate a risolverli.

“Lo stare insieme, dà forza – sottolinea il sindaco di Magenta Marco Invernizzi –dobbiamo andare incontro a chi ha bisogno facendolo sentire parte attiva della comunità nella quale vive; dobbiamo dare voce a chi, per tanti motivi, non ha la voce per chiedere; solo così potremo costruire un nuovo futuro di civiltà. Uno degli obiettivi di questo progetto è la valorizzazione e la connessione delle risorse, delle persone, delle famiglie, del territorio: per rafforzare i legami e le relazioni, per garantire una responsabilizzazione reciproca”.

La campagna del biscotto è la prima azione di raccolta fondi che deve aiutare a crescere questo progetto coinvolgendoci tutti. E’ stata realizzata con la partecipazione di una cooperativa sociale di tipo B, che si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti fragili e nel contempo valorizza i prodotti del territorio: Kairos di Abbiategrasso. I biscotti sono in vendita, con piccola donazione a partire da 4 euro, e vengono infornati freschi per ogni singolo evento di promozione che avrà luogo nelle feste di paese, nelle feste a scuole, nelle manifestazioni pubbliche.

L’impasto del biscotto è semplice ma di qualità: zucchero, burro, farina di mais; un unico impasto per tante forme diverse a cuore, stella, cerchio.

Tanti biscotti, un solo sacchetto; per esprime la voglia di lavorare tutti insieme e partecipare al grande progetto di una nuova comunità possibile che dia a tutti la possibilità di crescere.

Paola Mazzullo

L’articolo è stato pubblicato su La Libertà del 13 Novembre 2015, pag. 44.