Chiuse, il 29 ottobre, le porte dell’Ex Convento dell’Annunciata sull’”Ambasciata del gusto – good food in good expo” con l’evento finale “Costruiamo il futuro”; non definitivamente però, perché a breve saranno riaperte per ospitare una nuova avventura; così “promette” il sindaco Arrara a fine evento.. “Perché, dice , la realizzazione di questa Ambasciata del Gusto era una scommessa non facile da realizzare e portare a termine, ma è stata vinta! Questa esperienza è stata una vittoria per la città, per il territorio, per l’eccellenza dei nostri prodotti, per la gente”.
Tutti i relatori, i partecipanti e i collaboratori di questo progetto culturale e sociale ideato dall’associazione Maestro Martino, con voce unanime, ne hanno dichiarato il successo; il desiderio di tutti è che questa esperienza non cada nel vuoto, ma anzi sia il motore propulsivo per sfruttare al meglio tutte le opportunità che ne sono scaturite.
E’ l’Associazione Maestro Martino che ha creato questo format di eventi per promuovere cibo, arte, moda e design, grandi chef e collaborazioni prestigiose, ma la riuscita di questa iniziativa è stata resa possibile anche grazie all’entusiasmo e alla competenza di tanti operatori, sponsor, produttori che hanno offerto i loro prodotti e le loro conoscenze (impossibile citarli tutti).
In questi 6 mesi di eventi, per 47 giornate di apertura, all Ambasciata del Gusto abbiamo conosciuto e apprezzato 12 chef ambassador selezionati da Carlo Cracco, abbiamo incontrato ben 110 giovani studenti di 4 tra le scuole alberghiere del territorio coinvolti come assistenti di cucina e in sala, abbiamo seguito l’evoluzione di cuochi già affermati che hanno voluto collaborare e mettersi alla prova, abbiamo apprezzato 5 grandi “guest chef”, abbiamo infine partecipato a 3 eventi speciali con degustazione del “Menù Parco del Ticino” realizzati dagli chef Elior.
Sembra facile tirare le somme di questo evento che ha registrato la presenza di 10.000 visitatori, 1.300 partecipanti alle 60 lezioni di cucina, 7 eventi speciali come “Embrace Nepal” o “Japan Day”: sembra facile con i numeri, ma poi bisogna tirare in ballo emozioni, saperi, sapori, conoscenze, contaminazioni e stratificazioni e la faccenda si fa più complessa.
“Costruiamo il futuro “ è stato vero utile momento di riflessione e di festa per riassumere l’esperienza di questi 6 mesi. E’ stato moderato da Magda Antonioli Corigliano Direttore MET Università Bocconi e da Nicola Saldutti capo redattore Economia Corriere della Sera che hanno proposto spunti interessantissimi sul valore del cibo come identificatore sociale, come bisogno primario ma anche come oggetto d’arte e collante tra le tante eccellenze italiane.
“E allora come non essere orgogliosi di quello che si è riuscito a fare in questo luogo, con queste persone, con questi saperi e con queste eccellenze? Qui in questa magnifica struttura, qui in un piccolo paese della bassa lombarda, qui dove si lavora e si produce in un ambiente ancora sconosciuto al turismo internazionale” hanno chiesto provocatoriamente i due moderatori agli abbiatensi.
Hanno risposto il sindaco Arrare e il presidente del Parco G. Beltrami “qui si è fatto l’Expo, hanno affermato con orgoglio, perché qui abbiamo fatto incontrare le persone, le scuole e li abbiamo messi in a contatto con un’agricoltura sostenibile, con la qualità dei prodotti del Parco del Ticino, con giovani promettenti cuochi, con una scuola di cucina ad alto livello; abbiamo arricchito di cultura e di speranze il nostro territorio”.
Tutti i partecipanti alla conferenza di oggi hanno auspicato che l’Annunciata non spenga i riflettori e non chiuda i cancelli ma si apra ad accogliere il futuro; un futuro con Accademie di cucina, di arte, di cultura italiana … magari tutte insieme perché insieme si può fare di più e meglio.
Arrara assicura che, a breve, la giunta di Abbiategrasso sarà convocata in Regione per firmare la chiusura dell’Accordo di Programma, che ha consentito di restaurare e riaprire le struttura dell’Annunciata. A breve Abbiategrasso sarà libera di disporre in proprio dell’utilizzo di questo meraviglioso complesso e, superati alcuni piccoli problemi tecnici, si darà il via alle Accademie.
Ieri si è parlato di storia e pasticceria con Andrea Besuschio e di 170 anni di tradizioni, di buone pratiche agricole e di trasparenza nella comunicazione con Dino Massignani della Riserva San Massimo, del lavoro di squadra con Sandro Passerini Presidente del Consorzio produttori del Parco; si è parlato
dell’importanza di diffondere cultura a tutti i livelli con Toni Sarcina, dell’importanza dell’arte, della moda e del design con Maurizio Riva (“designer ma soprattutto falegname” come si autodefinisce), con Camilla Lunelli delle cantine Ferrari, con la Professoressa Marozzi del NABA di Milano. Paolo Gonzato, artista, ha parlato di colore, di legami tra le arti e di circolarità dei saperi che si espandono da una discplina ad un’altra. Si è parlato di come e perché bisogna continuare ad essere orgogliosi di essere italiani, per tutte le nostre capacità e bravure e eccellenze. Non si vorrebbe mai smettere di raccontare quante cose belle e buone sono accadute in questi sei mesi qui all’Ambasciata del Gusto, di quanto Massimo De Maria, Francesca Ceccarelli, Simona Sansonetti, Silvia Fumagalli si siano adoperati dietro le quinte per la riuscita degli eventi, di quanto entusiasmo sia circolato tra queste sale e questi cortili dell’Annunciata, ma è ora di pensare al futuro e non ai ricordi: è ora di progettare il “dopo” con metodo, disciplina, condivisione. E queste tre parole “metodo, disciplina, condivisione” sono tra le cose imparate in queste cucine dell’Annunciata, con questi giovani chef: una lezione che può essere replicata in tutti i settori.
Da citare ancora una volta, tutti insieme, i 12 chef che hanno fatto la storia di questi 6 mesi con la loro professionalità e la loro simpatia: Matteo Monfrinotti, Paolo Griffa, Sabrina Tuzi, Antonio Colombo, Fabiana Scarica, Luca Sacchi, Alba Esteve Ruiz, Dario Guidi, Oliver Piras, Sara Simionato, Lucia Tellone e Sara Preceruti. E grazie al loro maestro e coordinatore Carlo Cracco, presidente dell’associazione Maestro Martino, che ha ideato questa avventura qui ad Abbiategrasso.
Che ieri, buon ultimo, ha tirato le conclusioni: “Per sviluppare grandi progetti – ha detto lo chef – è necessario lavorare insieme in modo coordinato e organico: imprese, agricoltori, cuochi, istituzioni e cittadini; solo in questo modo è possibile creare nuove opportunità di crescita per tutti.”
Paola Mazzullo