San Rocco, la fiera dell’estate

Magenta e la fiera di San Rocco

Fiera di San Rocco

Era il 1367 e in Italia si moriva di peste: il giovane Rocco da Montpellier guariva i malati benedicendoli e toccandoli con la sua mano taumaturgica.

Dal 1414, quando fu canonizzato santo durante il Concilio di Costanza, è stato uno dei santi più invocati come protettore dal terribile flagello e negli anni, il suo patronato si estese anche al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi.

Papa Gregorio XIII fissò la sua festa il 16 agosto: e il 16 agosto ricorre la centenaria festa del santo anche a Magenta, dove nel XV secolo gli fu dedicato un piccolo Oratorio campestre, diventato poi l’attuale chiesa dei santi Rocco e Sebastiano (detta popolarmente Chiesa di San Rocco) che chiude, verso sud, la via Garibaldi.

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Una bella giornata di sole per l’edizione 2016, che si è svolta dalle 8 del mattino fino alle 17, martedì, a Magenta; la S. Messa solenne, in San Rocco, è stata celebrata alle ore 11.00.

Più di 200 le bancarelle allestite nel centro storico: da via Milano a Piazza della Liberazione, da via Garibaldi a piazza Kennedy.

E sì perché feste religiose e feste popolari, sagre, fiere e mercati vanno a braccetto: e alla festa di San Rocco si accompagna, e si accompagnava, una fiera, resa possibile a suo tempo anche dal rallentamento che subivano le attività agresti prima della vendemmia, del taglio del granoturco e delle successive preparazioni del terreno per la semina autunnale.

Era una occasione speciale anche per acquistare i piccoli animali da cortile da allevare per il successivo Natale.  A mezzogiorno, poi, nei circoli e nelle trattorie si poteva gustare un piatto di buona trippa o di cassoeula con l’anitra.

Ancora oggi è così, e dopo un allegro giro fra le bancarelle, i magentini hanno potuto recarsi in via Fanti, nell’area verde denominata “Campo Aquile”, dove è stata allestita l’immancabile fiera agricola con esposizione e vendita di animali da cortile e da compagnia.

E per il palato, tra dolciumi e prodotti agroalimentari, anche la tradizionale “pulenta e pisitt“ (polenta e pesce fritto) in piazza Kennedy; in via Garibaldi invece al Forno e Sapori, di Piermaria Magnaghi, sono stati cucinati 150 chilogrammi di trippa profumata.

E’ stata un’edizione particolarmente partecipata – dice il vicesindaco di Magenta, Paolo Razzano– Le vie erano super affollate, ma sicure. Gli uomini del Comando di Polizia Locale, in servizio in forze, hanno vigilato sul sereno svolgimento della manifestazione e sulla sicurezza delle bancarelle. C’è stato solo un momento di tensione a causa di una falsa segnalazione circa una bancarella ritenuta pericolosa in piazza Kennedy – dice ancora il vicesindaco- La Polizia Locale è intervenuta subito, verificando che si trattava invece una bancarella regolare, le bombole in giacenza erano vuote e i tubi perfettamente a norma, con scadenza nel 2018“.

Una battuta anche dall’assessore ai Servizi alla Persona Simone Lonati, a passeggio tra le bancarelle della città, con il sindaco Marco Invernizzi: “La fiera è un bel momento di aggregazione, durante il quale si recupera il senso di appartenenza a una comunità” –

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del19 agosto 2016, pag. 22