Tapascioni da oscar

Maratona Tapascioni

Chi sono i tapascioni? In dialetto lombardo “quelli che strisciano i piedi quando camminano, indolenti e un po’ trasandati”; per contaminazione sono stati nominati così coloro che partecipano alle corse, non tanto per la prestazione atletica, quanto per godersi la compagnia, le chiacchiere e soprattutto i punti ristoro. Gianni Ticozzelli, presidente dell’ASD Tapascione Running Team di Robecco sul Naviglio ride e racconta “Volevamo sdrammatizzare il nostro modo di fare podismo, per non “tirarcela troppo”. Gianni vuole solo correre, per migliorare la sua salute e il suo peso; come lui, il fratello Fabio e un gruppo di podisti, tutti alle prime armi, che decidono di camminare e correre insieme. Sono una ventina e decidono di stampare una maglietta con il nome del gruppo: è il 2009.

“Quando corri, perdi peso, ti vedi più bello, più in forma e aumenta la tua autostima” dice Gianni Ticozzelli che nel 2010 si sente così in forma da voler partecipare alle prime gare. Corre ”La mezza maratona” a Vienna e poi ad Amsterdam, con ottimi risultati. E’ felice di aver portato, con onore, la maglia dei Tapascioni all’estero e decide di fondare, con gli amici di sempre, una associazione sportiva. A novembre 2010 nasce l’ASD Tapascione Running Team. Nel 2016 gli iscritti sono 145: e comprendono corridori dai sei ai settanta anni.

A Robecco sul Navigio, i Tapascioni hanno un ricco calendario di eventi pubblici: la “Strapasciata del Naviglio” a settembre; la “Corsetta di Santo Stefano”a scopo benefico, il 26 dicembre; a febbraio la “Tapacross” nelle campagne; a giugno la “TapaDuathlon” e la “Cura & bea”.

La TapaDuathlon MTB non agonistico, alla sua prima edizione, si è tenuta sabato 25 giugno. Il percorso era prevalentemente pianeggiante, su strade asfaltate e sterrate; un unico circuito da 6,5 km, da percorrere due volte in bicicletta e una volta a piedi, a partecipazione individuale e a staffetta. Circa 150 gli iscritti. “La corsa ha avuto un grande successo, al di là delle nostre aspettative; si sono iscritti anche atleti di squadre forti, per misurarsi su una distanza insolita per questo tipo di gare -racconta il presidente della Tapascione Running Team– E poi correre fa bene! Correndo si superano i propri problemi sia fisici sia emotivi; si svuota la mente e si riparte con più energia”. Al termine della manifestazione è stato organizzato un ricco ristoro e “pasta party” per tutti i partecipanti.

Questa prima edizione della TapaDuathlon ha provocato però disagi agli abitanti, e agli esercizi commerciali, di Casterno e Carpenzago: alcune zone delle due frazioni sono state infatti transennate e le auto non hanno potuto sostare o transitare, dalle 18,30 alle 21,30.

“Abbiamo peccato di inesperienza –dice Gianni Ticozzelli – non abbiamo valutato bene l’impatto e le conseguenze sullo svolgimento della vita quotidiana dei cittadini. Ci spiace aver creato disagio a negozianti e residenti, ma le biciclette correvano veloci e, per motivi di sicurezza, era necessario chiudere le strade al traffico”.

Si dichiara molto disponibile a studiare, per l’anno prossimo, un nuovo tracciato, magari tutto su sterrato, con solamente qualche piccolo attraversamento di strade di transito.

L’ultima corsa in programma per i Tapascioni, prima dell’estate, era “La Cura & bea”, nata nel 2014, quasi per gioco, in collaborazione con i ragazzi del Gerusco. Si è svolta giovedì 30 giugno: una gara in cui ciascun membro della squadra partecipante prima beve la birra (una lattina) e poi corre un chilometro.

La formula è piaciuta molto e quest’anno le squadre partecipanti erano più di 50. Al termine è stata organizzata una mega “hamburgerata” con una gran selezione di birre.

Con la “Cura & Bea” si è aperta ufficialmente la festa del Gerusco che durerà fino al 3 luglio, nel parco di Villa Terzaghi. Tanta musica, giochi e tutte le sere bar e cucina aperti, con gli amici di Rio Verde.

Informazioni su www.gerusco.it

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

L’articolo è stato pubblicato su Ordine e Libertà del 1 luglio 2016, pag. 25

La fotografia è stata scattata da Andrea Recanati