Nel cuore di ciascuno di noi c’è un posto anche per gli animali che hanno accompagnato la nostra vita, che ci hanno regalato momenti di tenerezza profonda, di allegria, di amore. Ne teniamo fotografie scattate con gli occhi e con i cuore, ne ricordiamo aneddoti stampati nelle nostre parole.
Ma chi era Brill, morto nel 1887? E Usuelli Giuseppe? C’è una lapide, murata il 24 marzo del 1887 nella recinzione del cortile di Villa Terzaghi, a Robecco sul Naviglio, che li nomina entrambi. Giuseppe e i suoi fratelli hanno firmato un epitaffio dolente e affettuoso, in ricordo dell’amato Brill.
Queste le parole: “Cacciatori ricordate il povero Brill qui sepolto. Tanto buono e tanto bravo. Morto d’anni 9 1/2 il 24 marzo 1887. Usuelli Giuseppe e fratelli, dolentissimi posero”.
L’indicazione della singolare lapide ci è stata rivelata dallo storico Mario Comincini, durante un sopralluogo alla villa, ma ancora non abbiamo individuato la loro storia.
Qualche robecchese la conosce?
Paola Mazzullo
Articolo pubblicato su La Libertà il 28 luglio 2017, pag. 26