Raul Colombo e la voglia di bicicletta a Robecco

Robecco sul Naviglio, regione Lombardia, provincia di Milano; poco meno di 7000 abitanti su una superficie di 20,35 Kmq. Su Wikipedia, alla voce geologia e idrografia, è presentato come un territorio generalmente pianeggiante con piccoli dislivelli e leggere ondulazioni; con una altitudine media di 128 m s.l.m.; attraversato da due corsi d’acqua. Nessuno specifica la bellezza di un territorio tra il verde dei boschi del Parco e il fiume azzurro, della biodiversità della vallata, dei canti degli uccelli, delle spighe di grano che ondeggiano nella brezza…. dove si possono fare splendide passeggiate a piedi, in bicicletta, a cavallo.

Sarà per la conformazione geografica territoriale… sarà per l’aria buona o per il dna dei suoi abitanti, ma sono in tanti ad avere la passione della bicicletta in questo paese.

Ciclisti illustri come Andrea Noè, con le sue 16 partecipazioni al Giro d’Italia, più volte maglia rosa, con le 2 partecipazioni al Tour de France e le 5 alla Vuelta de Espana. Ciclisti come il neo campione italiano under 23 Andrea Moschetti (di cui abbiamo pubblicato una lunga intervista venerdì scorso) o il campione del mondo su strada 1991 e 1992 , trionfatore al Giro 1990 quando indossò la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa, Gianni Bugno, che aveva deciso di risiedere a Carpenzago.

Ma c’è un altro giovane corridore che inorgoglisce tutta la comunità di Robecco: Raul Colombo.

Sui 142 partecipanti al Campionato italiano su strada under 23, Coppa Messapica-Giro della Valle d’Itria, di 172 Kilometri, Raul si è piazzato all’ottavo posto. «Ci ho provato e riprovato, anche rischiando di non portare a casa nulla, ma quando si corre con il solo scopo del tricolore non si deve mai mollare!!! Aggiudicarsi l’ottava piazza è anche uno stimolo per continuare ad insistere in ciò che credo» ha detto Raul felice del suo risultato.

È nato il 19 agosto del 1996 e a quattro anni era già sulla bici nel cortile di casa, senza rotelle.

Cercava di emulare il fratello maggiore Elia, appassionato di bicicletta che però, non trovando entusiasmanti le competizioni, ha deciso presto di uscire dal team ciclistico abbiatense con il quale correva; è allora che Vittorino Romanò, direttore del Velo Sport Abbiategrasso, ha proposto a Raul di cimentarsi con lo sport delle due ruote. A sei anni è entrato in G1 e alla sua prima corsa si è piazzato terzo! Gli anni sono passati ma Raul si è sempre più appassionato; ha deciso di passare negli Juniores del Team di Castano Primo con il presidente e team manager Gianluca Bottolami. Lo hanno chiamato poi alla Overall Cycling Team di Novi Ligure e in seguito alla Gavardo Biesse Carrera Tecmor di Brescia, con cui gareggia oggi.

Raul racconta che tutta la famiglia lo ha sempre sostenuto e incoraggiato: «Anche la mia sorellina Emma, che è nata nel 2006, veniva a vedere la gare; stava seduta nel passeggino ma non mancava mai». Nella sua ancora breve carriera ha annoverato diverse vittorie e tanti secondi piazzamenti. Ha terminato gli studi superiori di ragioneria all’Istituto Schiapparelli di Milano: «Non ho tempo per proseguire con gli studi universitari; ora è il momento di inseguire il mio sogno, con determinazione e impegno; vorrei “sbarcare” nei professionisti; anche se conosco le difficoltà di un simile progetto… in media passano uno o due ciclisti su 500».

Sembra davvero determinato e ben impostato: sveglia alle 7,30, colazione, ginnastica di riscaldamento e alle 9 inizia a pedalare, da solo, o con altri ciclisti. «Dipende dai giorni, ma in genere pedalo da 50 a 150 kilometri al giorno».

La giornata è scandita da ritmi precisi; con tabelle, orari, esercizi.

«Anche l’alimentazione conta tantissimo nella vita di uno sportivo. Sono stato affiancato da un nutrizionista, ho studiato i componenti della mia dieta; ho imparato a capire differenze e proporzioni, a regolare l’assunzione di carboidrati e proteine. Controllo peso e massa corporea tutta le mattine. Quattro anni fa pesavo 71 kili, ora sono più leggero e ne peso 69. Andare in bici non è più solo un gioco, si è trasformato in lavoro» Poi aggiunge divertito: «Ho anche una applicazione sul cellulare “Fat secret” per controllare quello che non mi ricordo!».

Per curiosità gli chiediamo i suoi dati corporei: altezza 1,81 metri, peso 69 kili, MC di 7,5. «In estate posso permettermi di mangiare di più… ci sono più allenamenti e più gare ma il peso resta controllatissimo». (Che fatica, ndr.!)

«La bicicletta mi regala una sensazione di libertà ma soprattutto di tranquillità, quando sono in sella e pedalo non ho ansie, non conosco stress» e aggiunge con simpatica ironia «tranne in gara».

Quest’anno è stato chiamato a partecipare alla 40 edizione del Giro d’Italia under 23; solo 6 atleti per squadra, delle migliori 15 squadre italiane, sono stati selezionati. Partiti il 9 Giugno da Imola, sono arrivati a Campo Imperatore, in Abruzzo, il 15 Giugno. Di questa esperienza Raul racconta: «In questo genere di gara non avevo l’ambizione della classifica finale, ognuno ritaglia le tappe con le caratteristiche specifiche per il suo ruolo e si sperimenta al meglio il lavoro di squadra. Mi sono impegnato e divertito; c’è stata anche qualche caduta ma senza conseguenze gravi se non qualche graffio».

Buona fortuna per le prossime corse con la tua Carrera Erakle Air, Raul Colombo.

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it