Pedalando nelle Terre dei Navigli

 

Dal 2 al 4 aprile a Milano si è tenuta la 37^ edizione della Borsa Internazionale del Turismo (BIT), una fiera che raduna operatori turistici di tutto il mondo e che quest’anno ha registrato l’ingresso di oltre 60.000 visitatori. Una bella vetrina per chi vuol promuovere il proprio territorio.

BIT a parte, anche le terre “di noialtri” si muovono in questo settore.

Luca Bergo, presidente dell’associazione Culturale Terre dei Navigli, nata nel 2014 per promuovere il turismo e la cultura tra i navigli, racconta: «Il nostro obiettivo, lungi dal voler competere con chi già da anni produce cultura, eventi e manifestazioni sul territorio, è piuttosto di ampliare la portata di alcune iniziative su un’area più vasta, promuovendo e mettendo in rete chi è già attivo con chi ha voglia di crescere, coordinando alcune attività che oggi vanno per conto proprio, creando nuove occasioni di sviluppo e nuovi spunti di riflessione».

E racconta di Pedalando lungo le Terre dei Navigli, l’ultimo nato tra i progetti dell’associazione, presentato il 9 febbraio dello scorso anno in Regione Lombardia, per il cofinanziamento; ha un valore di 199.585 euro, vede il partenariato di 13 aziende del territorio ed è sostenuto da oltre 35 enti, associazioni e aziende locali e milanesi. E i risultati di selezione del bando regionale sono attesi per metà giugno.

L’idea è di promuovere un sistema cicloturistico delle Terre dei Navigli, lungo l’asse che collega Lago Maggiore, Ticino, Parco Sud, fiume Po e Milano con cui offrire una accoglienza “diffusa”, attraverso un sistema di prenotazione integrata, che comprende tutti i servizi necessari al cicloturista, come il noleggio e assistenza bici (anche elettriche), la ricettività e la scoperta di prodotti tipici; con l’opportunità di scoprire luoghi tanto belli quanto vicini a quella Milano industriale di cui si è sempre parlato. Si metterebbe a disposizione una sorta di “museo diffuso”, da visitare autonomamente o con guide. I pacchetti turistici pensati dall’associazione prevedono il coinvolgimento di chi vive e lavora tutti i giorni in queste terre di verde e di blu: artigiani, proprietari di agriturismi, gestori della navigazione sul Naviglio Grande e associazioni che promuovono attività sportive come il canottaggio o l’equitazione, o il bird watching e la fotografia. E chiaramente società di comunicazione che possano veicolare l’offerta.

L’associazione culturale Terre dei Navigli si pone anche obiettivi concreti come l’aumento, a medio termine, delle presenze turistiche anche straniere del 15% rispetto all’attuale, mettendo in rete circa il 70% delle imprese turistiche e dei soggetti pubblici del territorio, coinvolgendo le popolazioni locali (circa 600 mila abitanti) e slegando il turismo dalla stagionalità delle ferie.

Luca Bergo rileva che, purtroppo, si è creato uno scollamento tra le possibilità di fare rete delle piccole realtà, spesso a conduzione familiare, e le richieste dei bandi regionali tagliati su aziende più strutturate e grandi; ciò rende ardua l’impresa di mettere insieme tante aziende piccole e piccolissime che devono far coincidere esigenze economiche, esperienze, calendari.

Ma ci piace sognare in grande, da turisti… pensare di arrivare all’aeroporto di Malpensa per trovare una bicicletta pronta per pedalare lungo il Naviglio, gustando delle secolari bellezze artistiche di chiese, palazzi e abbazie e di romantici paesaggi naturali, fermandosi a pranzare sotto le pergole di trattorie e agriturismi, con la possibilità di conoscere e acquistare le prelibatezze del territorio.

Paola Mazzullo

www.paolamazzullo.it

Pubblicato su Ordine e Libertà il 7 aprile 2017, pag. 5